Considerazioni personali su “Quando le montagne cantano” di Nguyen Phan Que Mai

“Quando le montagne cantano” è una lettura che emoziona, che ti tiene attaccato dall’inizio fino alla fine e non risulta pesante, nonostante i temi che affronta come l’occupazione francese e la riforma agraria fino alla guerra del Vietnam. E’ sicuramente una storia potente, che l’autrice, con uno stile tutto suo, è stata brava a scrivere. Un romanzo di debutto straordinario!

Le frasi che mi sono piaciute

“La vita è davvero miracolosa, Guava, perché, ogni volta che mi capitava di essere a terra, arrivava sempre qualcuno a risollevarmi.”
“Solo attraverso l’amore possiamo spazzare via dal mondo l’oscurità del male.”

Quando le montagne cantano - copertinaLa trama di “Quando le montagne cantano”

Dal loro rifugio sulle montagne, la piccola Huong e sua nonna Dieu Lan sentono il rombo dei bombardamenti americani e scorgono il bagliore degli incendi che stanno devastando Hanoi. Fino a quel momento, per Huong la guerra è stata l’ombra che ha risucchiato i suoi genitori, e adesso quell’ombra sta avvolgendo lei e la nonna. Tornate in città, scoprono che la loro casa è completamente distrutta, eppure non si scoraggiano e decidono di ricostruirla, mattone dopo mattone. E, per infondere fiducia nella nipote, Dieu Lan inizia a raccontarle la storia della sua vita: degli anni nella tenuta di famiglia sotto l’occupazione francese e durante le invasioni giapponesi; di come tutto fosse cambiato con l’avvento dei comunisti; della sua fuga disperata verso Hanoi senza cibo né denaro, della scelta di abbandonare i suoi cinque figli durante il cammino, nella speranza che prima o poi, si sarebbero ritrovati. E così era accaduto, perché lei non si era mai persa d’animo. Quando la nuova casa è pronta, la guerra è ormai conclusa. I reduci tornato dal fronte e anche Huong finalmente può riabbracciare la madre, Ngoc. Ma è una donna molto diversa da quel che lei ricordava. La guerra le ha rubato le parole e toccherà a Huong darle una voce, per aiutarla a liberarsi del fardello di troppi segreti…

Prologo

MONTAGNE ALTISSIME
Ha Noi, 2012
Mia nonna diceva sempre che quando i nostri antenati muoiono non scompaiono davvero ma continuano a vegliare su di noi. E ora, mentre prendo un cerino e accendo tre bastoncini d’incenso, sento lei che mi guarda. Sugli altari degli antenati, dietro la campana di legno e i piatti di cibo fumante, i suoi occhi brillano alla luce della fiamma azzurro-arancione che brucia. Agito i bastoncini per spegnere la fiamma. Spirali di fumo salgono al cielo, richiamando gli spiriti dei morti.
“Ba oi”, sussurro, sollevando l’incenso sopra la testa. Attraverso il velo fumoso che nasconde il confine tra i nostri due mondi, lei mi sorride.
“Mi manchi, nonna.”
Una brezza entra dalla finestra aperta e mi sfiora il viso.
“Huong, mia nipote adorata.” Gli alberi mormorano le sue parole. “Sono qui con te, sempre.”
Adagio i bastoncini sulla ciotola davanti al ritratto della nonna. I suoi lineamenti delicati rifulgono nel fumo dell’incenso. Osservo le cicatrici che ha sul collo.
“Ricordi cosa ti dicevo, mia cara?” La sua voce riecheggia tra i rami agitati. “Le sfide affrontate dal popolo vietnamita nel corso delle storia sono come montagne altissime. Se sei troppo vicino, non puoi scorgere le vette. Ma, allontanandosi dalle correnti della vita, riesci a guardarle in tutta la loro maestosità…”

L’autrice di “Quando le montagne cantano”

Nguyen Phan Que Mai, giornalista e poetessa, è nata nel 1973 in Vietnam, dove ha lavorato per anni come venditrice ambulante e coltivatrice di riso. Si è trasferita all’estero grazie a una borsa di studio, che le ha permesso di dedicarsi all’analisi degli effetti a lungo termine della guerra. Attualmente vive a Giacarta con il marito e i due figli e lavora per diverse organizzazioni internazionali. Quando le montagne cantano è il suo primo romanzo.

Buona lettura da Rufy!