Museo: arte, empatia, accoglienza

Museo: arte, empatia, accoglienza. Cosa lega questi tre sostantivi al museo? Data l’imminente riapertura del Museo Civico di Tortona, il personale sta seguendo diversi corsi per aggiornarsi e prepararsi ad accogliere l’utenza nel miglior modo possibile, e questo vuol dire un’accoglienza inclusiva. Il corso appena iniziato, promosso dalla Fondazione Paideia, si intitola “Operatori culturali per l’inclusione”. Ecco dov’è nato l’accostamento dei termini arte, empatia e accoglienza. Ma entriamo nel dettaglio.

Arte

Il linguaggio dell’arte è universale e questo è un aspetto sostanziale della vita di ogni singolo popolo, o meglio dell’intera umanità, perché stabilisce ponti, abbatte barriere all’interno di una singola società e fra le varie nazioni, mette in comunicazione mondi ed epoche diverse. L’accesso all’arte e il suo “consumo” dona quotidianamente alle persone piacere, indipendentemente da censo ed estrazione culturale.

Il diritto di accesso e fruizione all’arte è un elemento insostituibile del concetto di cittadinanza e rafforza il senso di appartenenza delle persone ad una comunità. E’ una condizione che deve essere garantita dunque a tutti i
cittadini, anche alle persone con disabilità, in quanto cittadini appartenenti ad una società e componenti di essa.

Empatia

Il dizionario Treccani riporta questa definizione: capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Detto in parole più semplici ancora, empatia è mettersi nei panni dell’altro.

Nei luoghi di fruizione dell’arte spesso si fa riferimento alle barrire architettoniche che impediscono l’acceso alle persone con disabilità. In realtà molto spesso nei musei esistono anche delle altre barriere, quelle relazionali: si tratta di tutti quegli elementi relazionali (comunicativi ed emotivi) che impediscono, limitano  o rendono difficoltosa, disagevole e insoddisfacente la fruizione dei servizi culturali. E questo vale specialmente per le persone con limitata capacità motoria o sensoriale, cioè portatrici di handicap.

Accoglienza

L’accoglienza, in generale ma nel nostro caso nei servizi culturali,  non è un fenomeno spontaneistico o occasionale o basato sulla benevolenza, ma è l’esercizio di un diritto, dunque frutto di una costruzione meditata, solida e
universale. Ecco allora che le politiche di inclusione che OMS, Unione Europea e Stato Italiano perseguono non possono ignorare la necessità di promuovere l’accoglienza delle persone con disabilità per l’accesso all’arte, poiché esso è accesso al cuore della società.

Per fare questo è necessario dotarsi di strumenti adeguati.

Museo = arte, empatia e accoglienzaMuseo: arte, empatia, accoglienza - foto a colori Museo Civico Tortona

Oggi il museo è un soggetto attivo, impegnato a valorizzare i propri contenuti, amichevole e ospitale, consapevole del proprio ruolo all’interno del contesto territoriale in cui è ubicato, alla ricerca di strategie comunicative verso i
visitatori. Ed è proprio la comunicazione il fattore chiave di un’accoglienza efficace. Anzitutto è fondamentale creare una cultura dell’accoglienza: ciò significa sviluppare una mentalità di attenzione e cura verso le persone, specialmente quelle con disabilità. Sono necessari senso di responsabilità e competenze comunicative specialistiche per dare una risposta professionale ai bisogni relazionali degli ospiti. Last but not least, bisogna saper ascoltare, essere empatici, per recepire e dare valore.

Questi sono i contenuti del corso che abbiamo appena iniziato! Vi terremo aggiornati!!!

Nina