Considerazioni personali
“Madame Le Commissaire e la morte in convento” di Pierre Martin è stata per me una lettura interessante, fluida e allo stesso tempo intrigante senza la mancanza di colpi di scena! È un libro che ho molto apprezzato per la trama, l’ambientazione e per il finale! È un libro che consiglio, oltre alla collana!
Le frasi che mi sono piaciute
“Vivre le moment présent! Non pensare al passato e nemmeno al futuro, ma concentrarsi sull’attimo.”
“Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare e dammi il coraggio di cambiare la cose che posso cambiare.”
“La verità non penetra immediatamente nella coscienza di una persona. Soprattutto, ci si rifiuta di accettarla e si ha bisogno di certezze.”
La trama de “Madame Le Commissaire e la morte in convento”
Sale sulle labbra, profumo di lavanda, nelle narici e negli occhi il mare blu della Provenza: cosa volere di più? Godersi il momento presente sembra facile, eppure è difficile per Madame le Commissaire, anche se, da quando si è trasferita dall’Antiterrorismo della capitale nel dipartimento del Var, ha fatto molti passi avanti. Tanti che, il giorno in cui si trova a visitare insieme all’amica Jaqueline i famosi giardini botanici del Domaine du Rayol, riesce addirittura a bearsi della piacevole sensazione dello scorrere del tempo senza pensare al lavoro.
Peccato che presto sia il lavoro a raggiungerla, perché sugli scogli rossastri poco sotto di loro giace, immobile, il corpo di una donna, anzi, a giudicare dagli abiti, di una suora. La giovane, il bel viso macchiato di sangue, è morta per la caduta. E’ scivolata andando in cerca di erbe medicinali, come dicono tutti, o forse bisogna ipotizzare qualcosa d’altro, di più oscuro o inquietante? Anche se il caso non è di sua pertinenza, Madame le Commissaire comincia a nutrire più di un sospetto. Le apparenze ingannano, e forse le conclusioni a cui è giunta la polizia – un malaugurato incidente – sono un po’ affrettate. La sua indagine non autorizzata la condurrà in un vero e proprio pellegrinaggio fra i conventi e i monasteri del Sud della Francia, perché non ci si può certo aspettare che le suore possiedano uno strumento tanto demoniaco come il telefono… Ma chi, in un luogo così sacro, arriverebbe davvero al punto di uccidere?
In questa nuova avventura di Isabelle Bonnet e del suo stravagante assistente Jacobert Apollinaire Eustache – la quinta -, Pierre Martin unisce ancora una volta con maestria e leggerezza le idilliache atmosfere provenzali agli entusiasmanti colpi di scena di un thriller.
Prologo de “Madame le Commissaire e la morte in convento”
1.
Sembrava semplice, eppure era difficilissimo: Vivre le moment présent! Non pensare al passato e nemmeno al futuro, ma concentrarsi sull’attimo. Isabelle, seduta a occhi chiusi all’ombra di un pino, accennò un sorriso. Godersi il qui e ora era un’arte eccelsa in cui doveva ancora esercitarsi. Nella sua professione precedente era stata addestrata a trovarsi sempre un cruciale passo avanti rispetto al presente. La tensione costante l’aveva temprata. Vivere l’attimo, persino assaporarlo era qualcosa che non aveva mai imparato a fare, né al lavoro né nella vita privata.
Ma stava facendo progressi. Vivre le moment présent! Si passò la lingua sulle labbra e le sembrò di sentire il sapore di Salsadine del mare vicino, insieme a un profumo di eucalipto e aghi di pino. O era legno di cedro? Udì le risate dei bambini e persino il cinguettio di un uccello.
Si costrinse a tenere gli occhi chiusi. La sua vita passata era un ricordo, non incombeva alcun pericolo, da nessuna parte, da nessuno.
Certo, aveva imparato molto da quando viveva in Provenza. Soprattutto aveva disimparato molto, e questo forse era ancora più importante. Per esempio, osservare costantemente l’ambiente circostante o…
“Ciao, Isabelle, svegliati!”
Aprì gli occhi e batté le palpebre. Davanti a lei c’era la sua amica Jaqueline. Non l’aveva sentita arrivare: era la prima volta che le capitava e anche quello era un buon segno.
Jaqueline teneva in mano due bicchieri di vino “Rosé, bello fresco”. Si sedette vicino a Isabelle al tavolino del bar e alzò il bicchiere. “Congratulazioni”…
L’autore
Pierre Martin, pseudonimo di uno scrittore tedesco, ha pubblicato dieci romanzi della serie di Madame le Commissaire, Isabelle Bonnet e il suo assistente Apollinaire sono diventati in Germania dei veri e propri personaggi di culto, degni di figurare accanto alle più celebri coppie di detective del romanzo poliziesco. Presso BEAT sono apparsi Madame Le Commissaire e l’inglese scomparso (2021), Madame Le Commissaire e la vendetta tardiva (2021), Madame Le Commissaire e la morte del capo della polizia (2022) e Madame Le Commissaire e il quadro misterioso (2023).
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Buona lettura da Rufy!!!