Considerazioni personali su “L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise”
“L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise” è uno dei romanzi per ragazzi più belli che abbia mai letto!
Scritto veramente bene e con una trama originale e così tanto coinvolgente da far venire la voglia al lettore di finirlo in pochi giorni! E’ stato bravo lo scrittore a inserire nei punti giusti i colpi di scena e soprattutto l'”obiettivo” che Coyote si pone e che fino alla fine del libro non si sa se riesce ad ottenere. Inoltre questo libro può essere usato come strumento per crescere poiché affronta anche i temi adolescenziali come le amicizie, l’affetto per i genitori, affrontare i ricordi passati, aprirsi alle altre persone…
E’ una lettura che consiglio vivamente ai ragazzi, ma anche agli adulti!
Le frasi che mi sono piaciute
“Quindi chi se ne frega di cosa pensa la maggior parte della gente?”
“E i momenti importanti posso essere anche belli, senza necessariamente essere felici.”
“E non voglio andare via solo per andare via. Voglio che andiamo da qualche parte. Senza scappare.”
“Andare verso qualcosa è meglio che andare via da qualcosa.”
Trama de “L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise”
Coyote Sunrise ha 12 anni e da cinque vive su Yager, un vecchio scuolabus convertito in “casa su ruote”. Insieme a Rodeo (guai a chiamarlo papà) ed ad alcuni stravaganti personaggi a cui offrono passaggi e ospitalità, Coyote percorre gli Stati Uniti in lungo e in largo senza mai fermarsi. Quello che fa con Rodeo, però, non è davvero viaggiare, ma fuggire dal passato e dai ricordi che hanno segnato la loro famiglia.
Un giorno riceve la notizia che il parco giochi della città in cui è cresciuta sta per essere abbattuto. Quel luogo custodisce memorie speciali ed è troppo importante per Coyote, che vuole assolutamente impedire che lo radano al suolo. Ma è un’impresa disperata! Rodeo non accetterà mai di andare laggiù, e come se non bastasse il tempo stringe: hanno solo quattro giorni per attraversare il Paese da una costa all’altra.
Con una scusa, Coyote dà così inizio ad un’avventura piena di sole e di divertenti imprevisti, cambi di rotta, nuove amicizie e segreti urlati al vento dal tetto di Yager. Un viaggio davvero imprevedibile, grazie al quale Coyote e Rodeo scopriranno che il modo migliore per affrontare il passato è condividere, senza riserve, il presente.
Il prologo
CAPITOLO UNO
C’erano giorni grandi e giorni piccini, e c’erano giorni buoni e giorni cattivi, e suppongo che potrei sceglierne uno qualsiasi per il mio “C’era una volta”. Ma se devo essere sincera – e la sincerità è una cosa a cui miro sempre – il modo migliore per iniziare questa storia è uno solo.
Tutto è cominciato con Ivan.
C’era una volta una giornata molto afosa e io ero sudata marcia.
Mancavano cinque mesi al mio tredicesimo compleanno, giorno più, giorno meno. Eravamo da qualche parte nell’Oregon. A essere sinceri il nome della città nemmeno me lo ricordo, ma so che si trovava nella zona più calda e arida dello Stato, lontano dall’oceano. Era tutto talmente giallo e lucente per via del sole che picchiava che dovevi strizzare gli occhi ovunque guardassi. E siccome l’asfalto nel parcheggio della stazione di servizio sprigionava calore, avevi l’impressione che ti stessero arrostendo da tutti i lati. Chiunque – immagino – si sarebbe messo a saltellare, trovandosi a piedi nudi su quell’asfalto infuocato che ti abbrustoliva la piante dei piedi. Ma io c’ero abituata e camminavo scalza come se niente fosse. Avevo la maglietta madida di sudore appiccicata alla schiena. La treccia, che mi arrivava quasi alla cintura, ciondolava fiacca e umidiccia contro i jeans.
L’uomo dietro il bancone mi gettò un’occhiata ai piedi e iniziò: “Signorina, qui non…” Ma io sapevo già dove voleva arrivare. La tirannica regola ‘Niente camicia, niente scarpe, niente servizio’ è dannatamente universale nelle stazioni di servizio americane. “Sì, lo so, lo so…” Lo liquidai agitando la mano, senza fermarmi. “Faccio in un attimo.”…
L’autore de “L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise”
Dan Gemeinhart è nato nel 1978 a Francoforte. Figlio di un militante dell’esercito americano, ha traslocato diverse volte durante l’infanzia, frequentando ogni anno una scuola diversa. Oggi vive con la moglie e le tre figlie in una piccola città nello stato di Washington, negli Stati Uniti, dove prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, ha fatto per tredici anni l’insegnante e il bibliotecario. Ha pubblicato sei romanzi per ragazzi, due dei quali sono tradotti in italiano.