Considerazioni personali su “La prima bugia” di Joanne Harris
“La prima bugia” di Joanne Harris è un libro particolare in quanto è sia un thriller psicologico che un romanzo di formazione. Nel primo caso perché, con lo scorrere delle pagine, si vede come il passato influisca sul presente dei protagonisti. Nel secondo caso perché Rebecca – la protagonista – cerca di farsi strada in un’epoca dove le donne ricoprono un ruolo minore rispetto agli uomini ed è difficile per lei adattarsi agli standard maschili.
A mio parere è un romanzo originale e molto coinvolgente, in cui la storia viene raccontata da due punti di vista, quello di Rebecca e quello di Roy.
Le frasi che mi sono piaciute
“Oh, le persone non cambiano. Con l’età diventano più sé stesse”
“I pensieri e le azioni dei bambini sono stranamente intensi, determinati da rituali infantili che gli adulti non capiscono”
“Le teste possono alzarsi o cadere, ma la verità rimane in eterno.”
Trama di “La prima bugia” di Joanne Harris
Adesso quella scrivania è sua. Quell’ufficio è suo. Quei cancelli sono suoi. Rebecca ha vissuto anni duri per arrivare dov’è ora. E’ la nuova rettrice di St. Oswald, una scuola in cui le donne, fino a poco tempo prima, non avevano nemmeno il permesso di entrare. Di certo non dall’ingresso principale. Adesso invece è Rebecca a decidere chi entra e chi esce. I suoi progetti come lei, sono ambiziosi, ma quando un fantasma del passato riappare proprio in quei corridoi, la minaccia di perdere tutto è troppo grande. Nella sua storia c’è un segreto inconfessabile che mette a repentaglio una vita che Rebecca ha impiegato gli ultimi trent’anni a ricostruire. Trent’anni senza suo fratello. Trent’anni passati a cercare una risposta. Trent’anni segnati da un’inquietante presenza, quella di un ragazzo che, senza mostrare il suo volto, non ha mai smesso di tormentarla. La nuova rettrice non ha altra scelta: deve tenere il passato fuori da quei cancelli. Ma deve fare anche attenzione perché ci sono cose che sono lì dentro da sempre.
Il prologo
St. Oswald, settembre 2006
Spesso trovo che gli uomini come lei sottovalutino le donne come me. Ritenendo che in qualche modo siamo danneggiate. Che cerchiamo il potere per compensare un’ingiustizia reale o immaginaria. Che dobbiamo odiare gli uomini per il modo in cui hanno escluso le donne dai loro club per soli maschi, ostacolandole, maltrattandole, sfruttandole per secoli. Be’, sì, forse ha ragione. Certe cose portano una donna a reagire. E certe cose, pur essendo una sfida, ci rendono solo più forti.
Una donna Rettore. A lei deve sembrare un rovesciamento di tutto ciò in cui crede. Come siamo arrivati a questo, si domanda? Com’è successo che il mondo è stato capovolto in questo modo? Le donne come me, si dice, dovrebbero essere così per un preciso motivo. La nostra spinta ad avere successo deriva da una debolezza, crede. Rabbia, odio, oppure paura o insicurezza. Ed è la ragione per cui vincerò. Perché lei crede nella sostanziale debolezza delle donne al potere.
Ma è qui che si sbaglia, Mr Straitley. Io non ho insicurezze. Tranne per un incidente accaduto molto presto, la mia infanzia è stata tranquilla. I miei partner sono stati banali al punto da assomigliarsi. Fatta eccezione per John Harrington, con il quale sono andata a letto fra i sedici anni e sedici anni a mezzo, e che mi ha dato una bambina.
L’autrice de “La prima bugia”
Joanne Harris, di padre inglese e madre francese, vive nello Yorkshire. Si è laureata al St. Catherine’s College di Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno. Oltre a Chocolat, i suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti sono: Vino, patate a mele rosse(1999), Cinque quarti d’arancia (2000), La spiaggia rubata (2002), La donna alata (2003), Profumi, giochi e cuori infranti (2004), Il fante di cuori e la dama di picche (2005), La scuola dei desideri (2006), Le scarpe rosse (2007), Le parole segrete (2008), Il seme del male (2009), Il ragazzo con gli occhi blu (2010), Il giardino delle pesche e delle rose (2012), Le parole di luce (2013), Un gatto, un cappello e un nastro (2014), Il canto del ribelle (2015), La classe dei misteri(2016), La ladra di fragole(2019), Il mondo è un alveare (2021), Costruisci la tua storia una parola alla volta (2022) e, con Fran Warde, Il libro di cucina di Joann Harris (2003), Al mercato con Joanne Harris, Nuove ricette della cucina di “Chocolat” (2007) e Il piccolo libro di “Chocolat” (2014).