La Piccola Farmacia Letteraria di Elena Molini
La Piccola Farmacia Letteraria di Elena Molini è un romanzo arguto e divertente che racconta di come, con una piccola intuizione, i sogni, anche quelli che sembrano più impossibili, possano divenire realtà.
E’ la storia di una ragazza che ha un nome insolito, Blu, come il colore, che vive a Firenze con alcune amiche e che ha un sogno: lavorare in mezzo ai libri. Blu riuscirà a rendere reale il suo sogno proprio grazie ad un’intuizione… e da qui, a trovare l’amore, il passo sarà breve ma non semplice…
Un romanzo bello e di evasione.
La Piccola Farmacia Letteraria esiste davvero!
La Piccola Farmacia Letteraria esiste davvero, si trova a Firenze e la proprietaria è l’autrice del libro: Elena Molini. Elena, seguendo i dettami della biblioterapia, consiglia i libri in base allo stato d’animo dei lettori, proprio come se fossero dei medicinali. Questo è il suo primo romanzo.
Incipit
Questo libro è per chi ha perso il treno che aspettava da tutta la vita.
Ha pianto, si è rialzato e se l’è fatta a piedi.
Per chi voleva scappare da se stesso, ma alla fine si ritrovava sempre, e anche per chi
si sentiva fuori tempo massimo e invece ha pizzato un bel gol al novantesimo.
L’inizio
Certo era che quella mattina avevo delle occhiaie da far paura.
E , più che certo, non avrei più passato una serata di passione platonica con finti poeti fricchettoni come quello con cui ero appena uscita. Già la cena era stata un mezzo disastro, il dopocena, poi, una specie di Caporetto delle mie speranze di uscire con qualcuno che non fosse da rinchiudere in una clinica psichiatrica. Alla terza poesie di Cesare Pavese decantata da Dimitri – questo il nome del mio appuntamento – , avevo battuto in ritirata strategica con la finta telefonata dell’amica rimasta chiusa fuori di casa.
Avevo ingollato un ultimo bicchiere di preziosissimo wisky torbato, che puzzava come un giacimento di zolfo, della cantina dello zio di Dimitri, e avevo promesso di richiamarlo il giorno successivo, salvo bloccarlo immediatamente appena uscita da casa sua, rischiando di finire nell’Arno con la bicicletta.
Buona lettura da Pia