“La lingua perduta delle gru” di David Leavitt"La lingua perduta delle gru" di David Leavitt - copertina a colori

“La lingua perduta delle gru” di David Leavitt è un romanzo forte, come il tema che tratta. Nonostante ci riteniamo una società evoluta, ancora oggi l’omosessualità è solo apparentemente accettata. Tanti ragazzi mentono e tanti genitori chiudono gli occhi davanti a una realtà scomoda e dolorosa.

Questo libro, ambientato nel 1986, anni nei quali si cominciava a fare coming out, racconta la storia di una normale, borghese famiglia che implode nel momento in cui il figlio dichiara le sue vere tendenze. A quel punto il padre stesso prende coscienza della propria omosessualità, smettendo di fingere. La madre Rose, invece, deve fare i conti con i propri sensi di colpa verso marito e figlio.

Un libro doloroso e intenso dal qual la BBC ha tratto uno sceneggiato.

 

L’autore

Davi Leavitt nasce in Pennylvania nel 1961 ed è uno scrittore statunitense. E’ docente di lettere e autore di libri di successo quali “Il voltapagine”, da cui è stato tratto il film omonimo, e “Il corpo di Jonah Boyd”.

Leavitt affronta spesso tematiche legate all’omosessualità, dichiarando di scrivere quello che lui stesso avrebbe voluto sapere quando era ragazzo.

 

Incipit

Viaggi

Nel primo pomeriggio di una piovosa domenica di novembre, un uomo camminava in fretta per la Third Avenue, passando accanto a edicole e fioristi chiusi e sbarrati, con le mani infilate nelle tasche e la testa china contro il vento. Il viale era deserto a parte un taxi ogni tanto, che attraversava l’acqua grigia raccolta nelle buche dell’asfalto facendola scorrere via. Dietro le finestre illuminate degli edifici residenziali la gente si stiracchiava, separava i dorsi dell’edizione domenicale del “Times”, versava il caffè in tazze di ceramica smaltata; in strada però era un’altra storia: un barbone coperto da sacchetti di plastica fradici se ne stava raggomitolato sulla soglia di un negozio chiuso; una donna con un capotto marrone correva tenendosi un giornale sula testa; un paio di poliziotti con i walkie-tolkie che urlavano voci distorte stavano a sentire una vecchia che piangeva davanti a un edificio rivestito di piastrelle rosa. L’uomo si chiese cosa ci facesse una persona degna e rispettabile come lui, con un appartamento ben riscaldato, buoni libri da leggere, una macchina del caffè, là fuori in mezzo a quella gente, per strada in un freddo pomeriggio domenicale.

 

Buona lettura da Pia