Il progetto Nati per Leggere - foto incontro

Il progetto Nati per Leggere

Mercoledì 12 ottobre, in occasione della 30^ Settimana Mondiale per l’Allattamento, la nostra Pia ha incontrato presso la Libreria Namastè un gruppo di neo-mamme a cui ha spiegato il progetto Nati per Leggere. Voi lo conoscete?

NpL

Il progetto Nati per Leggere nasce nel 1999, ed è frutto della collaborazione di pediatri e bibliotecari, che attraverso le rispettive associazioni si prefiggono di promuovere la letture ad alta voce ai bambini della fascia 0-5. E’ il più significativo progetto italiano che si occupa dello sviluppo del bambino in rapporto alla lettura. Il principale bisogno del bambino è quello di comunicare, di imparare e di interagire col modo circostante e la lettura rientra nei processi di comunicazione. Ma l’incontro col libro vero e proprio avviene come ultimo step di un processo che inizia già nel grembo materno. Già qui il bambino impara a riconoscere la voce, la lingua, le emozioni della mamma. Già leggere durante la gravidanza, così come l’ascoltare musica, sono strumenti per veicolare sensazioni ed emozioni e tale percorso continua quando il bambino è piccolissimo.

Ovviamente non si tratta di trasmettere contenuti, ma suoni e atmosfere. E nonostante chiunque possa raccontare storie al bambino, cantare canzoncine e filastrocche, la voce della mamma resta il ponte privilegiato. Il primo libro di “lettura” del bambino è il viso materno, con le sue espressioni. Infatti già dopo i primi giorni, nonostante la visione non sia ancora nitida, il bambino riconosce il volto della mamma. Si tratta di proto-conversazioni, ovvero scambi di sguardi che creano la diade madre-bambino.

La Biblioteca e le neo-mamme

La Biblioteca offre uno spazio dedicato alle mamme che vogliono leggere e allattare, che desiderano dedicare tempo prezioso solo a se stesse e al loro bimbo. In questo spazio racconteremo di cosa significhino” lettura “e “libri” per i bambini. Certo entrambi i significati mutano col tempo, ma la lettura, in questo caso impropriamente detta, interessa e attira anche i piccolissimi. Già verso i 9- 12 mesi i piccoli sono attratti dai libri, non da leggere, ma da manipolare, lanciare, assaggiare, strappare. I libri sono giochi e pertanto devono avere determinate caratteristiche: essere leggeri, di materiale sicuro, molto colorati e con immagini grandi e di uso comune, quali piatti, biberon, spazzole, orsacchiotti, ecc.

Con gli anni il libro svolge molte altre funzioni. Intorno ai 3/4 anni è possibile cominciare a far approcciare il bambino al magico mondo dei libri. Un momento condiviso con genitori o nonni, un libro che si sceglie insieme, che si legge insieme a casa in un momento di relax, un momento che rafforza l’unione fra grandi e piccini.

Anche i libri per le prime “letture” seguono un po’ le caratteristiche elencate sopra. I libri devono attirare lo sguardo con i colori, devono invogliare ad essere sfogliati e devono incuriosire per il contenuto, per la piccola storia raccontata. Come sappiamo i tempi di attenzione dei piccoli sono molto brevi e crescono con gli anni, quindi le storie devono contenere molte immagini e parole semplice di facile comprensione e per poter essere seguite.

Quattro titoli per cominciare insieme questo percorso del progetto Nati per Leggere

I libri che trovate di seguito aiutano a prendere coscienza delle proprie emozioni, del rispetto e dell’amore verso l’altro, quindi a sviluppare empatia.

Il libro che ha paura (Ramadier & Bourgeau) è un libro verde con raffigurati due occhi, un naso e una bocca che imprimono espressione al libro. All’interno si sviluppa una storiella semplicissima sulla paura del buio del libro, che è protagonista, e di come aiutarlo ad addormentarsi.

Il libro arrabbiato (Ramadier & Bourgeau) aiuta mamma e bimbo a gestire la rabbia e i capricci, usando per protagonista sempre il libro. Ovviamente il libro è rosso.

Tantissimo bene (Emile Jadoul) è un libro che in modo schematico, con poche figure grosse su fondo bianco. Racconta la storia di un micio che dicendo “ti voglio bene” al pesciolino rosso nella boccia, pagina dopo pagina, lo riaccompagna nel mare per rendergli la libertà.

Grandi e piccoli (Baby Fun) è un libro rosso con due scimmiette, una grande e una piccola. I due animaletti si tengono per mano e hanno il pancino di peluche morbido. All’interno troviamo mamma e cucciolo di vari animali, con particolari di materiale differente, per un’esperienza sensoriale e i primi contrapposti sul grande e piccolo, per favorire lo sviluppo cognitivo.

Si tratta quindi di libri educativi, senza sembrare tali, che divertono insegnando. Piccole storie, ricche di contenuti espressi in pochissime parole che lette alla sera, al momento del riposino, in una pausa dal gioco di movimento, fanno crescere la relazione fra genitori e bambino. Inoltre aiutano la crescita emotiva del piccolo e ne favoriscono lo sviluppo cognitivo e del linguaggio.

La lettura nella fascia 0-6, è un momento che varia secondo le età, i contesti e le finalità che si vogliono raggiungere

Le età evolutive sono determinanti per la scelta e i tempi della lettura: i tempi di attenzione aumentano con l’età, con lo sviluppo cognitivo e l’acquisizione del linguaggio. Infatti, se la lettura favorisce l’acquisizione del linguaggio, tale acquisizione richiederà storie man mano più complesse e articolate.

I bambini di 12/24 mesi ovviamente non sono interessati tanto alla storia quanto al libro come oggetto, essendo ancora nella fase senso-percettiva. Pertanto si propongono loro libri con caratteristiche che soddisfino e sviluppino questa fase: libri morbidi e atossici, affinché possano essere portati alla bocca (fase orale), libri fatti con materiali diversi quali cartone, carta crespa, sughero, stoffe, velluti, libri rumorosi, sonori ecc. Sono libri però sempre molto colorati, leggeri e maneggevoli per poter essere manipolati ed esplorati a lungo.

La presenza dell’adulto è determinante sia per evitare che i piccoli possano farsi male, sia per completare il percorso dell’esperienza.