Considerazioni personali de “Il corvo” di Evgenij Rudasevskij

Per l’ultimo appuntamento del blog, prima della pausa estiva, proponiamo ai ragazzi “Il corvo” di Evgenij Rudasevskij. È un romanzo sia di formazione che di avventura in quanto il piccolo protagonista si trova in circostanze difficili da affrontare, nella natura siberiana. È un libro a parer mio molto bello e sicuramente utile per i ragazzi che vogliono scoprire sé stessi e vivere nuove avventure!

Le frasi che mi sono piaciute

“L’importante è cogliere l’attimo.”
“Si può tornare solo a ciò che ci si ricorda.”

Trama de “Il corvo” di Evgenij Rudasevskij

Dima ha quattordici anni e tanta voglia di sentirsi adulto. L’occasione per dimostrare a se stesso e agli amici di essere ormai un uomo si presenta quando lo zio Nikolaj lo invita a partecipare a una battuta di caccia allo zibellino nel cuore della taiga insieme ad altri due compagni. Immerso nella natura ostile dell’inverno siberiano, Dima segue affascinato i cacciatori ed è impaziente di imbracciare il fucile e abbattere la sua prima preda.
Ma inaspettatamente, di fronte alla reale prospettiva di uccidere un essere vivente, uno strano malessere lo assale. La foresta non gli appare più come un terreno di conquista, ma come un’alterità pulsante di vita da ammirare e rispettare. Benché Dima si sforzi di imitare gli adulti, con il trascorrere dei giorni, questa nuova consapevolezza si rafforza, insieme al rifiuto della crudeltà verso gli animali.
E’ l’incontro con un grosso e scaltro corvo che si fa beffe dei cacciatori a dare una svolta alla vicenda. E se all’inizio della storia Dima si rammaricava dell’assenza di cicatrici sul suo corpo, ora ci sarà lotta, ci saranno ferite…

Il prologo"Il corvo" di Evgenij Rudasevskij - copertina

Capitolo primo
Nella radura in mezzo alla taiga regnava un silenzio invernale. La foresta, ammantata da uno strato uniforme e candido di gelo, sonnecchiava.
Il rifugio sembrava abbandonato. Una calotta di neve avvolgeva il tetto basso e spiovente e una valanga di cumuli bianchi si era rovesciata sul muro esposto al vento. Non si vedevano sentieri o impronte nei dintorni. Gli animali della foresta non venivano qui, sapevano che non si trovava niente da mangiare.
La taiga sarebbe rimasta sprofondata nel suo sonno trasparente – trasparente come il ghiaccio sul lago Bajkal – fino alla primavera, ma in una ventosa mattinata di dicembre fu svegliata da un caldo ruggito oleoso: a un chilometro dalla radura, lungo una striscia di bosco fitto, si fermò un grosso fuoristrada.
Ne uscirono quattro cacciatori, che con i loro mantelli, mimetici bianchi, sembravano blocchi di neve. Poi saltò fuori un cane da caccia molto simile a un husky. Quando il brontolio del motore si spense, risuonarono le voci dei nuovi arrivati e l’abbaiare vivace dell’animale.
I cacciatori dopo il lungo viaggio si sgranchirono le gambe, con un sorriso, strizzando gli occhi al sole che brillava freddo. Avrebbero dovuto fare diverse volte avanti e indietro con lo slittino per trasportare al rifugio tutto l’occorrente per la caccia.

Autore e traduttrice de “Il corvo”

Evgenij Rudasevskij è nato a Mosca nel 1987 e la sua biografia è emozionante quanto le sue storie. Giornalista di formazione, ha studiato negli Stati Uniti d’America, ha viaggiato a lungo attraverso i luoghi più incredibili, ha lavorato come guida nella taiga e presso il delfinario di Irkutsk in Siberia. Come scrittore ama sperimentare e passare da un genere all’altro. La natura, l’ecologia, la conservazione delle culture e delle lingue delle minoranze indigene sono tra i suoi principali interessi.
Per i suoi romanzi ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Il corvo, edito in Russia da KompasGuide, è stato incluso nella lista dei White Ravens 2017.
Francesca Mastruzzo si è specializzata in traduzione letteraria a Mosca e lavora nelle “cucine dell’editoria” da tredici anni. Traduce dall’inglese e dal russo, spaziando dai classici moderni e alla saggistica divulgativa. E’ traduttrice tra gli altri di Ann Lackie, Olivia Laing, Jaron Lanier e alcune fiabe di Afanas’ev.

BUONA LETTURA E BUONE VACANZE DA RUFY!!