Considerazioni personali
Ragazze smarrite di Marco Vichi è un noir leggero caratterizzato da una trama abbastanza lineare, dove i colpi di scena sono quasi assenti, nondimeno è un romanzo che si fa apprezzare sia dal punto di vista della scrittura ma anche della trama. Un noir particolare perché l’amore (a tratti un po’ adolescenziale) ne è una componente e poi una morale dà il tocco finale al libro. Come dicevo in precedenza è un noir scorrevole, che merita la lettura, e poi magari si può iniziare anche la saga del “Commissario Bordelli”.
Le frasi che mi sono piaciute di Ragazze smarrite di Marco Vichi
“Quando si imbocca una strada impegnativa dopo aver sofferto, si è più capaci di percorrerla di quando ci si arriva tranquilli e beati. La tenacia era una conseguenza, non il semplice frutto di una decisione.”
“Non pretendo di essere stato il migliore al mondo, spero solo di non ritrovarmi a fare i conti con una montagna di rimorsi e di rimpianti.”
La trama
Firenze, marzo 1970. Al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si ritrova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d’identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l’indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli…
Prologo de Ragazze smarrite di Marco Vichi
Impruneta, 24 marzo 1970
Era mattina presto. Il commissario si era svegliato da almeno un’ora. Continuava a rigirarsi nel letto, e pensava… Gli mancavano nove giorni alla pensione, e ancora non riusciva a immaginare come si sarebbe sentito. Cosa avrebbe fatto la mattina del tre aprile, invece di andare in ufficio? Se non succedeva più nulla, se nessuno si prendeva la briga di uccidere, il “sano” omicidio di Novoli sarebbe stato il suo ultimo caso… La gelosia, un coltello, un impeto di rabbia, niente a che vedere con il Conte Alderigo, pura e inutile violenza… Be’, se davvero per quegli ultimi nove giorni non accadeva nulla… Ci avrebbe messo la firma, non voleva lasciarsi alle spalle un caso non risolto. Gli sarebbe piaciuto oltrepassare senza amarezza il compleanno con la torta e le candeline. Anzi aveva già fissato una cena con i soliti amici il giorno successivo il tre di aprile.
Si buttò giù dal materasso e scese in cucina. Blisk era fuori, libero di tornare quando voleva. Lo sportello magnetico di Dante era stato davvero una grande idea. Gli preparò una bella zuppa, perché non sapeva se a pranzo sarebbe rientrato a casa. Mise la Moka sul fornello e guardò il calendario appeso al muro, poi si voltò verso il teschio, che ormai considerava un caro amico…
L’autore
Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti. Presso Guanda ha pubblicato i romanzi L’inquilino, Donne donne, Il brigante, Nero di luna, Un tipo tranquillo, La vendetta, Il contratto, La sfida, Il console, Per nessun motivo; le raccolte di racconti Perché dollari?, Buio d’amore, Racconti neri, Il bosco delle streghe, Se mai un giorno, Oltre il limite; il graphic novel Morto due volte con Werther Dell’Edera e Il commissario Bordelli con Giancarlo Caligaris, e la favola Il coraggio del cinghialino. Ha inoltre curato le antologie Città in nero, Delitti in provincia, E’ tutta una follia, Un inverno color noir, Scritto nella memoria. Dalla serie dedicata al commissario Bordelli sono usciti sempre per Guanda: Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto, Morte a Firenze (Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa 2009 per il miglior romanzo noir italiano), La forza del destino, Fantasmi del passato, Nel più bel sogno, L’anno dei misteri e Un caso maledetto.
