Considerazioni personali
“L’altro nome” di Jon Fosse è stata una lettura particolare sia dal punto di vista della trama che della scrittura, che non si interrompe mai. In questo caso assistiamo a due parti di un lungo, ininterrotto flusso di coscienza da parte del protagonista, che persegue per tutto il corso del libro.
A mio parere una lettura in sé interessante e unica perché ci fa capire come funzionano i nostri pensieri e la nostra mente!
Le frasi che mi sono piaciute di “L’altro nome” di Jon Fosse
“I colori sono movimento nella quiete e quiete nel movimento”
“E come non fosse il pittore a vedere, ma è qualcosa che vede attraverso il pittore e questo rimane presente nel dipinto.”
La trama
Cosa ci rende quello che siamo? Perché conduciamo la nostra vita e non un’altra? Un nuovo anno sta per concludersi e Asle, un anziano pittore rimasto vedovo, ripensa alla sua storia. L’uomo vive da solo sulla costa norvegese, i suoi unici amici sono il suo vicino, Asleik, un contadino-pescatore scapolo, e Beyer, un gallerista che vive in città, a un paio d’ore di auto. Lì vive anche un altro Asle, artista anch’egli, solitario e consumato dall’alcol. Asle e Asle sono due racconti della stessa vita, che si interrogano sull’esistenza, la morte, l’ombra e la luce, la fede e la disperazione.
Prologo de “L’altro nome” di Jon Fosse
I.
E mi vedo mentre osservo il dipinto con le due linee, una viola e una marrone, che si intersecano al centro, un quadro oblungo, e noto di averle dipinte lentamente con uno spesso strato di pittura a olio, che è colata, e nel punto in cui la linea marrone e quella viola si intersecano il colore si è amalgamato magistralmente prima di sbavare e penso che questo non è un quadro, eppure è proprio così che deve essere, è finito, non ha bisogno di ritocchi, penso, e devo toglierlo da lì, non voglio che rimanga sul cavalletto, non lo voglio più vedere, penso e penso che oggi è lunedì e penso che devo aggiungerlo agli altri a cui sto lavorando e che non ho ancora ultimato, sono appoggiati alla parete con il telaio rivolto verso l’esterno, tra la porta della camera da letto e quella dell’ingresso, sotto il gancio dove è appesa la borsa a tracolla di cuoio marrone, quella in cui tengo il blocco per gli schizzi e la matita, e poi dirigo lo sguardo verso le due file di quadri pronti appoggiati alla parete accanto alla porta della cucina, ne ho una decina tra gli ultimati di dimensione più grandi e quattro, cinque più piccoli, qualcosa del genere, in tutto sono quattordici, suddivisi in due pile verticali poste una accanto all’altra vicino alla porta della cucina, perché tra non molto terrò una mostra…
L’autore
Jon Fosse ha ricevuto il premio Nobel per la Letteratura nel 2023 ed è universalmente considerato uno dei più importanti scrittori contemporanei. Nato nel 1959 a Strandebarm, una piccola città della Norvegia, vive nella residenza onoraria di Grotten a Oslo, concessagli dal Re per i suoi meriti letterari. Ha esordito nel 1983 e da allora ha pubblicato romanzi, raccolte di poesie, saggi e libri per bambini. Le sue opere – per cui è stato insignito di numerosi premi internazionali – sono state tradotte in oltre 40 lingue. I suoi testi teatrali sono stati messi in scena in tutto il mondo. Con La nave di Teseo ha pubblicato Mattino e sera (2019) e Io è un altro. Settologia III-V (2023). Settologia, libro dell’anno per “The New Yorker” e scelto come editor’s choice da “The New York Times”, è stato finalista nel 2022 all’International Booker Prize, al National Book Award e al National Book Critics Circle Award.