“Il maestro del silenzio”: considerazioni personali

“Il maestro del silenzio” è stata una lettura per me molto piacevole; ho gradito come l’autore sia riuscito a intrecciare le varie storie (lavorative e personali) dei personaggi e come ha sviluppato il finale.
E’ una storia che ti prende sin dalle prime pagine e che ti invoglia a rimanere incollato al libro per scoprire come si svilupperà la trama e soprattutto come andrà a finire.
Riuscirà l’Unità Zero a scoprire la verità sull’incidente accaduto sull’autostrada A10 e delle taniche di acqua ossigenata trovate nel bagagliaio di una macchina? La situazione è come sembra? O dietro si nasconde qualcosa di ben diverso e nascosto…?

Trama

Figure furtive scivolano nei carruggi, nelle ombre della casba di Genova tra il caos delle botteghe e i silenzi di vecchi bordelli. Da lontano occhi attenti osservano, perché il tempo incalza e gli eventi sbandano ora che sulla Superba, nei giorni della Conferenza Internazionale del Mediterraneo, incombe la minaccia di un attentato. A sventarla, in un clima di tensione e paura che opprime l’Europa intera, è chiamata l’Unità Zero dei Servizi Italiani, capeggiata dal veterano Fosco e da Petra, la “numero due” con cui è meglio non incrociare troppo a lungo lo sguardo.
La squadra si avvale di scrupolosi analisti, abilissimi hacker, infallibili operativi e soprattutto di Mimo: il trasformista dai cento volti, l’agente segreto condannato a vivere mille vite. Ma stavolta la trama ordita dal nemico sembra invincibile.
E solo calandosi nella mente dell’avversario, l’Unità Zero potrà riuscire a neutralizzare gli intenti di morte.
Grazie a una meticolosa ricerca sul campo, Giulio Massobrio crea un perfetta alternanza tra il ritmo dell’azione e le schermaglie del duello psicologico. Riscrive il genere della spy story restituendo le intime contraddizioni, le debolezze inconfessabili, la tormentata umanità delle donne e degli uomini che operano nelle più riservate agenzie di intelligence.

Frase significativa

“Sai chi devi essere ma non sai mai chi sei davvero…”

L’autore di “Il maestro del silenzio”

Lo scrittore Giulio Massobrio è nato ad Alessandria nel 1947. Ora dirige gli Istituti culturali del Comune di Alessandria ed è autore di mystery e thriller, tra cui Occhi chiusi, L’eredità dei Santi, Rex e Autobus bianchi.
Per rizzoli ha pubblicato i volumi storici: Marengo, la Battaglia che creò il mito di Napoleone, Custoza 1866. La via italiana della sconfitta e Bombardate l’Italia. Storia della guerra di distruzione aerea 1940-1945.

PROLOGO"Il maestro del silenzio" - copertina a colori

Il traditore
Una località segreta dell’Africa Sahariana
“As salam alayhum.”
“Wa alaykum al-salam.”
“Benvenuto nella mia casa, accomodati. Sahalima, porta dell’acqua e del tè. Qasim, bada che nessuno ci disturbi.”
“Hai trovato difficoltà lungo la strada?”
“Un posto di blocco a dieci miglia da qui. Soldati, e seduto in un’auto c’era uno che teneva d’occhio chi passava.”
“Capita spesso, non temere. Ti ho convocato per dirti che siamo pronti.”
“In così poco tempo?”
“Già. Grazie anche al tuo lavoro.”
“Tu ordini. Io eseguo.”
“L’obbedienza è necessaria, però non basta. I crociati si sono fatti più scaltri. Hanno imparato a infiltrarsi tra la nostra gente e sferrano colpi feroci per intimidire. Negli ultimi mesi i nostri fratelli in Italia e in Europa hanno subìto delle gravi perdite.”
“L’Italia è diversa dalla Francia, dal Belgio o dall’Inghilterra. Ci sono pochi musulmani che hanno la cittadinanza italiana. Quelli individui vengono subito espulsi.”
“Non è solo questo. Hanno messo sotto sorveglianza la madrase e i nostri Imam più fedeli, poi gli hanno cacciati. Quelli dell’Isis hanno subìto meno perdite di noi. Non è un caso.”
“Cosa intendi dire?”
“Credo che fra noi si nasconde un traditore.”
“In Italia?”
“Mo. Proprio qui da noi”
“Com’è possibile?”
“Lo ignoro, eppure non c’è altra spiegazione.”
“Perchè lo dici proprio a me?”
“Di te mi fido. Devi scoprire chi è.”
“Farò ciò che vuoi. Da dove comincio?”
“Dall’altro te l’ho detto.”
“Vuoi dire che sospetti di Amid o Fayyad?”
“Sì.”
“Dove si trovano?”
“Amid è a Bamako, ma tornerà presto.”
“E Fayyad?”
“L’ho incaricato di incontrare i nostri fratelli nel Sahel.”
“Allora comincerò da Amid.”
“Quando avrai scoperto il traditore , lo consegnerai a me. Chiaro?”
“Farò come comandi.”
“Bene. troveremo il traditore e colpiremo l’Italia. E’ un Paese nemico dell’Islam, un Paese che opita il capo dei cattolici. Alcuni martiri si stanno già muovendo, altri stanno preparando le armi che distruggeranno i crociati.”
Saremo implacabili.”
“Sia fatta la volontà di Allah, che sia benedetto nei secoli. Che il sangue dei nostri martiri ricada sui loro assassini.”
“Confido in te. So che sei pronto anche a morire.”
“Morirò se è questa la volontà di Dio, che sia benedetto.”
“Non dubito della tua assoluta fedeltà. Ma la priorità è scoprire chi ha tradito.”
“E dovrà morire.”
“Quando sarà il momento smaschereremo i suoi complici, scoperchieremo i suoi canali nascosti e, quando servirà li puniremo tutti. Nel frattempo che nessuno osi fargli del male se non sarò stato io a ordinarlo.”
“Così sia.”
“Questo è il piano. E una volta attuato, in molti si faranno avanti per schierarsi nelle nostre file. Sii silenzioso come il serpente e vigile come il falco. Sii muto come un pesce e prudente come un gatto, perché il nemico ha cento occhi che non chiude mai, e cento orecchie che ascoltano senza sosta. Allahu Akbar!”
“Allahu Akbar!”

Buona lettura da Rufy!