Considerazioni personali
“La setta delle ciambelle” di Joe R. Lansdale è stata per me una lettura particolare, caratterizzata da eventi strani e dalla presenza di più generi letterari come: noir, thriller, horror…
Nonostante sia un libro abbastanza corto riesce a farti provare tante emozioni. E’ una lettura consigliata a chi avesse già letto i suoi precedenti libri e anche per chi sta cercando una lettura fuori dagli schemi.
Frasi che mi sono piaciute
“Era gentile e premurosa in un mondo crudele, e forse pensava che esistesse un paradiso da qualche parte in cui le persone si trattavano meglio tra loro o diventavano scintille di luce ed energia.”
“Vogliamo credere di avere un posto dove far atterrare le nostre anime, se davvero le abbiamo. Vogliamo credere in una verità ultima.”
La trama di “La setta delle ciambelle” di Joe R. Lansdale
Charlie Garner ha un brutto presentimento. Meg, la sua ex moglie, è scomparsa da oltre una settimana e, nonostante i vicini sostengano che stia soltanto fuggendo dagli esattori, lui sospetta che ci sia qualcosa di più sinistro in ballo. L’ultima volta è stata avvistata al lavoro, nel negozio di ciambelle locale gestito da un losco gruppo conosciuto come il Popolo dei dischi volanti: una congrega evangelista che crede che la propria attività si trovi sul suolo del prossimo sbarco extraterrestre.
Indagando insieme al fratello Felix, alla fidanzata di lui e alla giornalista Amelia “Scrappy” Moon, Charlie fa delle scoperte alquanto strambe nella zona in cui lavora Meg: prima viene a conoscenza di un minaccioso scimpanzé tenuto al guinzaglio, poi di un enorme arsenale di armi stoccate in vista dell’apocalisse. E quando il corpo del loro informatore chiave viene trovato morto e smembrato, Charlie capisce che la sua vita e quella della sua combriccola sono in serio pericolo.
Prologo
Era notte fonda e mi trovavo sul mio portico panoramico, seduto al tavolo con una tazza di tè caldo e una coperta buttata sulle spalle, a farmi passare un leggero mal di testa. Cominciava a fare fresco e il verde dei boschi che circondava la casa era spento. Ma la morte dell’estate e l’arrivo dell’autunno mi concedevano un altro tipo di bellezza. Foglie marroni e oro, rosse e arancioni.
Naturalmente ora la buio non potevo vederle. Ma potevo sentire il vento leggero e i rami che si agitavano nel profondo della notte, e immaginavo le foglie che si staccavano e cadevano al suolo, sospinte dal vento del Nord. Al mattino le foglie avrebbero creato un arazzo multicolore sull’erba, un tappeto nel bosco.
Sorseggiai l’ultimo sorso di tè con entrambe le mani, godendo del calore della tazza sui palmi. Poi posai la tazza sul tavolo e scesi dal portico avvolto nella coperta.
Mi misi a passeggiare nel giardino dove avevo sistemato uno sgabello alto e un telescopio su un treppiede. Mi sedetti sullo sgabello, sistemandomi la coperta sulle spalle, e guardai attraverso il telescopio. C’era un cerchio luminoso attorno alla luna: o mi si stava formando la cataratta o, più probabilmente, si trattava del segnale che preannunciava al vecchio contadino il cambiamento del tempo.
Stavo riposizionando il telescopio quando sentii un motore ronzare nel mio lungo viale. Scesi dallo sgabello e mi avviai verso il lato della casa. Vidi subito le luci di un’automobile che si fermavano al cancello e poi si spegnevano. Uno sportello si aprì e per un attimo, nella luce interna dell’auto, vidi una donna incorniciata dal bagliore. A quella distanza era più che altro una sagoma, ma la riconobbi subito. Sapevo come si muoveva, conoscevo il suo odore e come mi toccava.
L’autore de “La setta delle ciambelle”
Joe R. Lansdale (Gladewater, 28 ottobre 1951), è uno scrittore statunitense, autore di romanzi, di racconti, di fumetti e di fantascienza oltre che di testi per la televisione e di sceneggiature per il cinema.
Lansdale vive a Nacogdoches con la moglie Karen, anch’essa scrittrice, e i figli Keith e Kasey. I suoi hobby sono le arti marziali, la lettura, il cinema e i viaggi.
Si è cimentato in avvincenti trame di genere (western, noir, thriller, fantascienza), rinnovandole con uno spiccato gusto pulp nella scelta di elementi grotteschi e di un linguaggio triviale e irriverente. La sua vena migliore si esprime nella capacità di penetrare l’atmosfera del profondo Sud, in violenti chiaroscuri che esaltano l’amicizia, l’amore e denunciano le discriminazioni razziali, la malvagità e la stupidità.